Emocomponenti chiave utilizzati nella terapia trasfusionale

La somministrazione di sangue ed emocomponenti, come globuli rossi e piastrine, implica una stretta collaborazione tra il personale del laboratorio e il personale clinico. Le decisioni relative alle trasfusioni non devono basarsi esclusivamente sui parametri di laboratorio, ma devono considerare le condizioni cliniche di ciascun paziente.
Trasfusione di globuli rossi
Circa il 10% dei pazienti ospedalizzati negli Stati Uniti riceve trasfusioni di globuli rossi. I globuli rossi aumentano la capacità di trasporto dell’ossigeno e ripristinano il volume ematico. Adeguate strategie di trasfusione dei globuli rossi nel paziente adulto ospedalizzato sono state oggetto di numerose sperimentazioni cliniche e meta-analisi. Una strategia trasfusionale restrittiva, al posto di una liberale, è stata raccomandata nelle linee guida per la pratica clinica 2016 dell’Association for the Advancement of Blood & Biotherapies (AABB) per i pazienti adulti, se emodinamicamente stabili. In determinati sottogruppi di pazienti sono disponibili evidenze insufficienti per raccomandare le trasfusioni restrittive, come i soggetti con coronaropatia, sottoposti a intervento cardiochirurgico, affetti da neoplasie ematologiche maligne e da altre malattie ematologiche. Allo stesso modo, mancano solide evidenze a dimostrazione del beneficio apportato dalla trasfusione di globuli rossi freschi rispetto a quelli conservati più a lungo.
Le trasfusioni di globuli rossi sono parte integrante della gestione dei pazienti affetti da anemia falciforme (AF). Tuttavia, le sperimentazioni randomizzate controllate che dimostrano il beneficio delle trasfusioni croniche di globuli rossi nei pazienti con AF sono state condotte esclusivamente nella popolazione pediatrica, con le evidenze più forti per la prevenzione dell’ictus primario e secondario. Altre complicanze sono supportate solo da evidenze di qualità da moderata a bassa e sono necessari ulteriori studi per valutare attentamente i benefici rispetto agli svariati fattori di rischio importanti correlati agli eventi trasfusionali, come alloimmunizzazione, reazioni emolitiche ritardate post-trasfusionali o iperemolisi.

Trasfusione di piastrine
Gli obiettivi per la trasfusione delle piastrine includono la compensazione di una bassa conta piastrinica o di una disfunzione piastrinica. Le trasfusioni a scopo profilattico possono essere utilizzate per i pazienti con disfunzioni congenite o acquisite oppure sottoposti a procedure invasive, mentre le trasfusioni a scopo terapeutico possono essere utilizzate per i pazienti che manifestano eventi emorragici acuti. Molti studi approfondiscono continuamente l’argomento del dosaggio appropriato, della soglia ottimale per le trasfusioni e dell’uso profilattico rispetto a quello terapeutico.

Trasfusione di altri componenti ematici
Le trasfusioni di altri componenti ematici, come plasma e crioprecipitati, sono sempre più regolamentate attraverso linee guida e raccomandazioni sulla migliore pratica, che hanno come obiettivo il miglior utilizzo delle scarse riserve di sangue nel modo più sicuro possibile per i pazienti.

Bibliografia
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